Conegliano
Indicecomune in provincia di Treviso (28 km), 72 m s.m., 36,33 km², 35.100 ab. (coneglianesi), patrono: san Leonardo (6 novembre).
Fondata probabilmente nell'alto Medioevo come baluardo contro gli Ungari, nel 1016 fu ricordata fra le città donate da Enrico II al vescovo di Belluno. Libero comune nel sec. XII, fu sottomessa da Treviso nel 1148 e nel 1170. Tornata a Treviso dopo un breve periodo di autonomia (1213-35), vi si avvicendarono in seguito i domini dei conti di Gorizia (1319-29), degli Scaligeri (1329-37), che la fortificarono con una triplice cinta di mura, e di Venezia, alla quale si diede nel 1337. Rimase legata pressoché ininterrottamente (a eccezione del breve periodo tra il 1384 e il 1388, in cui dovette sottostare ai Carraresi) alla Repubblica Veneziana, godendo di sviluppo economico e artistico. Nel 1808 Napoleone ne fece un ducato per il maresciallo Moncey. La città fu occupata dagli austriaci con l'offensiva di Caporetto (1917); subì gravi devastazioni, sia nella prima sia nella seconda guerra mondiale.
Generalità
Cittadina situata fra il torrente Ruio e il fiume Monticano, alle falde delle Prealpi Bellunesi. Il nucleo originario sorse sulle pendici meridionali di un colle dominato da una rocca. A partire dal Seicento l'abitato si estese progressivamente verso il basso, proseguendo questa linea di sviluppo nel sec. XIX e soprattutto nel sec. XX, con la massiccia espansione residenziale e industriale lungo le grandi arterie che si aprono a raggiera nella pianura circostante.
Arte
Dell'antico castello sussistono, restaurate, la torre Mozza e la torre della Campana: quest'ultima ospita il Museo Civico del Castello, che conserva dipinti quattrocenteschi e cinquecenteschi, codici, armi e monete. Il duomo di Santa Maria dei Battuti, eretto nel sec. XIV, ha la facciata preceduta da un grande porticato ogivale a nove arcate sormontato da un ordine di trifore: all'interno sono una pala di Cima da Conegliano (ca. 1459-1517) e un dipinto del suo allievo Francesco Beccaruzzi, che qui nacque (ca. 1492-ca. 1562). A destra del portale una scala conduce alla sala dei Battuti, della fine del Trecento, con affreschi cinquecenteschi. Nell'abside della distrutta collegiata di San Leonardo è stata ricavata la chiesetta di Sant'Orsola. L'ex palazzo del Monte di Pietà è dei primi del Cinquecento e conserva affreschi del Beccaruzzi e del Pordenone; del sec. XVI sono anche palazzo da Collo, la rinascimentale casa Colussi e il palazzo Sarcinelli. Del 1630 è la chiesa di San Rocco, con facciata rifatta nel 1901. Del sec. XVIII è il Palazzo Comunale e alla seconda metà dell'Ottocento risale il teatro dell'Accademia. La neoclassica villa Gera, di G. Jappelli, conserva all'interno affreschi di G. De Min.
Economia
La città, uno dei poli industriali più produttivi del Nordest, ha visto la nascita di moltissime aziende piccole e medie, attive soprattutto nei settori meccanico, elettromeccanico, elettronico, alimentare, del mobile, degli elettrodomestici e della lavorazione dell'acciaio e della plastica. L'agricoltura è specializzata e rivolta soprattutto alla coltivazione della vite (rinomati il prosecco e la grappa di Conegliano), oltreché di cereali, ortaggi e frutta.