Compagni di strada
(Poputčiki). Nome dato negli anni Venti del Novecento agli scrittori sovietici che, pur non appartenendo al partito comunista o non essendo di origine proletaria, cercarono di servire la cultura socialista. Accanto ai membri di gruppi letterari quali Serapionovy bratja (Fratelli di Serapione), Pereval (Il valico), Lef e accanto ai costruttivisti e imagisti, vennero chiamati Compagni di strada anche scrittori che non facevano parte di nessun gruppo, come L. Leonov, B. Lavrenëv, A. Tolstoj, M. Šaginjan, V. Šiškov e altri. Tra gli scrittori appartenenti a gruppi letterari, ricordiamo N. N. Aseev, I. Babel, E. Bagrickij, Vs. Ivanov, O. Forš, V. Kataev, V. Kaverin, A. Malyskin, N. Nikitin, N. Ognëv, J. Oleša, B. Pasternak, B. Pilnjak, A. Platonov, P. Romanov, L. Sejfullina, M. Slonimskij, N. Tichonov, S. Tretjakov, E. Zamjatin e M. Zoščenko. Anche M. Gorkij e V. Majakovskij furono considerati, da alcuni critici letterari, Compagni di strada. Nel 1932, con la liquidazione di tutti i gruppi letterari seguita dalla fondazione dell'unica Unione degli scrittori, il termine non fu più usato.