Lavrenëv, Boris Andreevič
scrittore russo (Herson 1891-Mosca 1959). Combattente nell'Armata Rossa durante la Rivoluzione, si dedicò alla letteratura a partire dal 1921. Esordì come poeta futurista, ma in seguito divenne un tipico scrittore social-realista in numerosi romanzi e racconti (spesso portati sullo schermo o sulle scene) incentrati sui problemi degli intellettuali della vecchia guardia, sulle lotte rivoluzionarie, sulla vita dei soldati durante la I e la II guerra mondiale. Alcune sue opere narrative, come Vento (1924), Il quarantunesimo (1926) e Il crollo della repubblica di Itl (1926), drammatizzano il contrasto fra dovere rivoluzionario e sentimenti individuali. Tra i suoi drammi si ricordano in particolar modo: La rottura (1927) e Per quelli che sono in mare (1946), ambientati nel mondo dei marinai, e La voce dell'America (1950), di contenuto politico.