Comàcchio
Indicecomune in provincia di Ferrara (52 km), 0 m s.m., 284,01 km², 20.320 ab. (comacchiesi), patrono: san Cassiano di Imola (13 agosto).
Generalità
Cittadina lagunare del litorale adriatico, posta a NE delle valli omonime. Costruita su isolotti di piccole dimensioni (tredici secondo la tradizione), separati da canali e collegati da ponti, con un pittoresco centro abitato, di forma allungata, conserva un aspetto antico. Nel corso del sec. XX, la bonifica delle valli circostanti (Isola tra il 1915 e il 1945, Trebba nel 1922 e Pega nel 1946) lo unì alla terraferma su tre lati. La bonifica delle valli terminò negli anni Sessanta del sec. XX e la tradizionale attività delle saline si interruppe nel 1984.
Storia
I primi insediamenti nel territorio risalgono presumibilmente al sec. VI a. C., quando una popolazione di origine etrusca vi fondò la città di Spina, declinata verso il sec. III a. C. Rifugio contro le invasioni barbariche nel sec. V, dopo la caduta dell'impero romano entrò a far parte dell'Esarcato di Ravenna e poi del Regno Longobardo. Si unì a Carlo Magno e a Pipino nella lotta contro Bisanzio, battendo la flotta imperiale nell'809. Nell'844 Ludovico II la diede in feudo a Ottone d'Este. La sua rilevanza nella produzione e nel commercio del sale provocò un aspro conflitto con Venezia, che la devastò (854 e 946). Soggetta alla Chiesa tra il 971 e il 1219, poi libero comune, passò a Ravenna (1254) e quindi agli Estensi dal 1354 al 1598, quando, per l'estinzione della casata, fu incorporata nella Santa Sede. Nel sec. XIX partecipò alle lotte risorgimentali; nel luglio 1849, Garibaldi, in rotta per Venezia, si addentrò nelle paludi comacchiesi per sottrarsi agli austriaci, perdendo, per gli stenti, la moglie Anita (a ricordo di questo episodio la località Magnavacca fu ribattezzata Porto Garibaldi).
Arte
Il monumento più significativo è il Trepponti, singolare costruzione formata da ponti convergenti, da scale e da due torricelle, eretta nei primi decenni del sec. XVII. Di fronte è il ponte delle Carceri o degli Sbirri, costruito quasi interamente in cotto. Percorrendo il loggiato dei Cappuccini si arriva al monastero di Santa Maria in Aula Regia (sec. X); attiguo è il Museo Mariano d'Arte Sacra Contemporanea, fondato nel 1978. Palazzo Bellini (1866-70) è sede della Galleria d'Arte Moderna, della Biblioteca Civica e dell'Archivio Storico Comunale. Di epoca romana sono resti di ville e un'imbarcazione rinvenuta a Valle Ponti con il suo carico intatto di laterizi. Limitati alla planimetria sono i resti della chiesa paleocristiana di Santa Maria in Pado Vetere (sec. IV).
Economia
L'economia si basa sulla pesca (tradizionale quella delle anguille) e sul turismo balneare (con notevoli strutture ricettive, ricreative e sportive nei lidi detti “ferraresi”), escursionistico e naturalistico (Parco Regionale del Delta del Po e area delle saline, zona umida salmastra di notevole valore naturalistico). Nell'industria è importante il comparto alimentare (lavorazione del pesce, zuccherifici). Nell'agricoltura spicca la cosiddetta viticoltura “di sabbia” (vitigno uva d'oro), tipica dell'area.
Curiosità e dintorni
Il 14 agosto ha luogo la Festa dell'Ospitalità, con distribuzione gratuita di pesce.A poca distanza dall'abitato è l'area archeologica etrusca di Spina.