Colónna (famiglia principesca)
famiglia principesca romana il cui nome deriva dal castello della Colonna da essa posseduto fin dai tempi più antichi. Discendente dai conti di Tuscolo, la sua potenza si sviluppò dai primi anni del sec. XII grazie all'appoggio e alla protezione dei pontefici. Molti suoi membri furono infatti creati cardinali e parecchi altri ebbero il titolo ambito di senatori di Roma. Tale accordo si ruppe con Giovanni, che per primo osò porsi in netto contrasto con il potere papale (1239). Aspetto significativo di questo contrasto fu la drammatica lotta che i Colonna condussero contro Bonifacio VIII, dell'odiata casa dei Caetani. Dapprima sconfitti e dispersi, si vendicarono poi con l'interessato appoggio di Filippo il Bello; e dai successivi papi francesi ottennero sempre maggiori ricchezze e prestigio politico. Durante la cattività avignonese poterono così spadroneggiare nella vita di Roma, trovando come unico ostacolo al loro volere l'avversa e ugualmente turbolenta famiglia degli Orsini. I Colonna raggiunsero il culmine della potenza quando Oddone fu eletto papa col nome di Martino V. Dopo di lui, il papato, uscito dalla lunga crisi del Grande Scisma, poté rafforzarsi e i Colonna dovettero perciò adattarsi alla nuova situazione finendo col porsi sotto la protezione delle varie potenze della penisola: dal re di Napoli, all'imperatore, alla Spagna. Finché, dal pontificato di Pio IV in poi, si rappacificarono del tutto anche con il papato, al quale rimasero poi fedeli ricevendone in cambio ricchezze e onori. Tra le più importanti figure della famiglia: Pietro (sec. XII), figlio del conte di Tuscolo Gregorio II, fu signore di Monteporzio e delle sue dipendenze tra cui il castello della Colonna. Dapprima partigiano dell'antipapa Guilberto, si alleò poi a Onorio II, che diede in moglie a suo figlio Oddone una propria nipote. Giovanni (m. 1216), primo cardinale della famiglia, fu protettore di San Francesco d'Assisi e legato in Germania, Spagna e Francia. Giovanni (m. 1245), cardinale (1212) e legato pontificio alla V Crociata, partecipò all'assedio di Durazzo e fu fatto prigioniero dai Saraceni. Liberato, andò a combattere contro re Enzo nella Marca Anconetana per conto di papa Gregorio IX (1239). Passato inopinatamente dalla parte ghibellina, fu aspramente avversato dal pontefice. Giacomo (m. Avignone 1318) fu nominato cardinale da Niccolò III (1278). Acerrimo nemico di Bonifacio VIII, ebbe l'ardire di proclamare illegittima la rinuncia di Celestino V e perciò non valida la nomina di Bonifacio. Il papa spogliò allora lui, i familiari e i discendenti fino al quarto grado di ogni bene e dignità costringendoli a rifugiarsi in Francia dopo il lungo assedio di Palestrina (1298). Alla morte di Bonifacio, Giacomo fu assolto dalle censure e riebbe da Clemente V la dignità cardinalizia (1306). Pietro (m. Avignone 1326), cardinale nel 1288, affiancò lo zio Giacomo nella lotta contro Bonifacio VIII e ne condivise la sorte. Stefano il Giovane, figlio del precedente (m. 1347), senatore di Roma (1332 e 1342), morì combattendo contro Cola di Rienzo. Oddone, pontefice nel 1417 col nome di Martino V. Stefano (m. 1548), difensore di Firenze (1530) e successivamente capo delle milizie di Cosimo I. Filippo III (m. 1818), marito di Cristina di Savoia. Con lui i Colonna rinunciarono spontaneamente e per sempre a ogni giurisdizione feudale sui loro domini (1816). Esponenti di rilievo della famiglia furono, inoltre, Giacomo Sciarra, Stefano il Vecchio, Fabrizio, Prospero, Pompeo, Ascanio, Vittoria, Marcantonio e Fabio.