Ènzo
re di Sardegna (? ca. 1220-Bologna 1272). Figlio naturale di Federico II, fu detto Enzo da Heinz, diminutivo di Heinrich (Enrico). Nel 1239 ebbe dal padre il titolo di re di Sardegna, dopo il suo matrimonio con Adelasia, vedova di Ubaldo Visconti, giudice di Gallura. Per tale matrimonio e per il titolo regio Enzo e il padre furono scomunicati da papa Gregorio IX, che vantava diritti sulla Sardegna. Nella lotta contro i Comuni Enzo, come vicario imperiale, si batté in Romagna e nelle Marche e, nella battaglia dell'isola del Giglio (1241), catturò quasi tutte le navi che recavano a Roma i padri conciliari convocati dal papa. Partecipò poi, con Ezzelino da Romano, alla lotta contro Milano e Parma; combattendo successivamente con i Modenesi contro Bologna, fu vinto nella battaglia di Fossalta (1249), imprigionato a Bologna e mai più liberato. Fu tuttavia onorato dai vincitori, che gli permisero di tenere una piccola corte. A quel periodo risalgono alcuni bei versi del re prigioniero, sensibile poeta di scuola siciliana. Alla sua figura si ispirò G. Pascoli per Le canzoni di re Enzio (1909).