(Koblenz). Città nel Land della Renania- Palatinato (Germania), 60 m s.m., 107.608 ab. (2003).

Generalità

Situata sul Reno, alla confluenza con la Mosella, nel cuore del Massiccio Scistoso Renano. La città fortificata romana si estendeva sulla riva meridionale della Mosella, vicino alla confluenza di questa con il Reno. Nel sec. III la città fu ricostruita più grande e difesa sui tre lati di terra con mura e torri. Divenuta residenza reale (palatium) dei Merovingi e Carolingi, Coblenza conobbe un periodo di grande splendore tra i sec. XII e XIII. Nuova importanza assunse nel sec. XVII quando l'arcivescovo di Treviri vi trasferì la propria residenza (1690) e la città si sviluppò estendendosi a S, lungo il Reno, dove l'ultimo arcivescovo Clemens Wenzeslaus eresse la sua residenza, il Palazzo dell'Elettore (Schloss). Nel 1816 vennero costruite nuove fortificazioni (corrispondenti all'attuale Ring), abbattute nel 1890 per permettere l'ulteriore allargamento della città verso S, fino all'isola Oberwerth. Anche gli ampliamenti più recenti hanno continuato il tracciato viario ortogonale dell'originario centro romano. È sede universitaria. Vi nacque il diplomatico e uomo di stato Klemens Lothar von Metternich (1773-1859). In francese, Coblence.

Storia

Per la sua particolare posizione geografica ebbe inizialmente la denominazione di castrum ad Confluentes o Confluentia. Sede di re merovingi e tedeschi, ospitò due sinodi (860 e 922) ed ebbe grande sviluppo commerciale grazie al suo porto fluviale. Durante la guerra dei Trent'anni cadde nelle mani dei Francesi, degli Spagnoli e degli Imperiali. Devastata nel 1688 dall'esercito di Luigi XIV, rifiorì nel volgere d'un secolo riprendendo il suo ruolo commerciale. Nel 1789 ospitò i nobili francesi che cercavano scampo dalla Rivoluzione (nel 1792 il duca di Brunswick vi firmò il manifesto che imponeva la restaurazione di Luigi XVI) e nel 1794 fu conquistata dal generale Marceau. I Francesi la fecero capitale del dipartimento del Reno e della Mosella, ma dopo il Congresso di Vienna (1815) passò alla Prussia. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardata dagli Inglesi.

Arte

Dai bombardamenti dell'ultima guerra sono state risparmiate le tre maggiori chiese romaniche. La Liebfrauenkirche (costruita tra il 1180 e il 1250), ha un interno a tre navate, un cancello gotico del 1404, due torri quadrate con cupola a bulbo del 1693, restaurate dopo la guerra. Sainkt Florian ha una facciata a due torri (1110 ca.), un chiostro e una sala capitolare dell'inizio del sec. XIII. La collegiata di Sainkt Kastor è una chiesa romanica a Westwerk di fondazione carolingia (836) con alcuni pregevoli sepolcri dei sec. XIV e XV. Il Palazzo dell'Elettore (1777-86), voluto da C. Wenzeslaus, è l'opera più importante dell'architetto francese Michel d'Ixnard. Questo edificio neoclassico fu, tra il 1849 e il 1857, residenza del governatore militare prussiano, il principe Guglielmo, in seguito diventato imperatore di Germania. Una statua equestre che lo ritrae, copia esatta di quella andata distrutta durante l'ultima guerra, è stata ricollocata nel 1993 dove sorgeva in origine, sul promontorio della penisola che divide il Reno dalla Mosella, il Deutsches Eck. Nell'ex collegio dei gesuiti, un edificio barocco di J. Ch. Sebastiani (1694-98), ha sede il municipio. Sulla riva destra del Reno sorge l'Ehrenbreitstein, un'imponente fortezza costruita dai Prussiani tra il 1817 e il 1828 nel luogo della precedente smantellata dalle truppe di Napoleone nel 1801. All'interno si trova il Landesmuseum, dedicato alla produzione industriale e al commercio locali. Sistemato all'interno della Deutschherrenhaus, edificio appartenuto ai Cavalieri Teutonici, il Ludwig Museum è dedicato soprattutto all'arte contemporanea francese (Dubuffet, Arman, César, Tinguely) e americana (J. Jones, Rauschenberg). Il Mittelrhein Museum, che ha sede nella Kauf und DanzHaus (sec. XIV-XV), raccoglie pittura e scultura tra il XII e il XX secolo. Nella casa natale di Maria Magdalena Keverich, madre di L. van Beethoven, sono conservati ricordi, documenti e lettere riguardanti il compositore e altre personalità della cultura di quel periodo.

Economia

Centro amministrativo e commerciale (vini del Reno e della Mosella), la città è sede di industrie metalmeccaniche (componenti per aeromobili), cartarie, degli imballaggi e alimentari (birrifici). Cospicuo è il traffico del suo porto sul Reno. Economicamente rilevante per la città è la presenza di un folto contingente delle Forze Armate Tedesche.

Curiosità e dintorni

A poca distanza da Coblenza è il castello di Stolzenfels. Il complesso, distrutto in gran parte dai Francesi alla fine del sec. XVIII, fu ricostruito in stile neogotico tra il 1836 e il 1842 (architetti Schinkel, Stüler e Persius). All'interno si trovano mobili, dipinti, armature e armi d'epoca.

Bibliografia

H. Bellinghausen, Koblenz an Rhein und Mosel, Coblenza, 1950; Schwann Reiseführer, Das Rheinland vom Niederrhein zum Rheingau, Düsseldorf, 1957; Handbuch der historischen Stätten Deutschlands, Band Rheinland-Pfalz/Saarland, Stoccarda, 1959; Reclams Kunstführer Deutschland: Rheinlande und Westfalen, Stoccarda, 1964; Grieben Reiseführer, Der Rhein von Mainz bis Köln, Monaco di Baviera, 1967; T.C.I., Germania Occidentale e Berlino, Milano, 1970.

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