Clostridium
genere di Batteri appartenente alla famiglia Bacillacee, costituiti da cellule anaerobiche o microaerofile, a struttura bacillare, della lunghezza di 3-8 μ, spesso allargate in corrispondenza della spora; si riscontrano comunemente nell'apparato intestinale dell'uomo e degli animali e nel suolo. Comprende 93 specie: alcune di esse, non patogene, hanno importanza per la microbiologia industriale in quanto svolgono fermentazioni che permettono di ottenere sostanze utili, come per esempio Clostridium acetobutylicum, che forma acetone e alcol butilico da vari carboidrati. I Clostridium patogeni sono caratterizzati dalla capacità di produrre tossine potentissime. Vengono suddivisi in tre gruppi: agenti della gangrena gassosa (Clostridium perfringens, Clostridium novyi, Clostridium septicum, Clostridium histolyticum, ecc.), che infettano i tessuti traumatizzati o mortificati; Clostridium tetani (agente eziologico del tetano), che produce un'infezione localizzata insignificante, ma provoca una gravissima intossicazione generale per produzione di una tossina neurotropa; Clostridium botulinum (responsabile del botulismo), che è incapace di moltiplicarsi nell'organismo vivente, ma sintetizza esotossine attivissime in alcuni prodotti alimentari (conserve di varia natura), in grado di provocare un avvelenamento acuto dopo ingestione.