Chigi
famiglia di banchieri di origine senese che ebbe tra i suoi esponenti il beato Giovanni da Lecceto (1300-1363) e la beata Angela (sec. XIV). Nel sec. XV la famiglia si divise rispettivamente nei rami di Mariano e di Benedetto. Il primo ebbe come membri Sigismondo (1479-1525); Agostino detto il Magnifico (Siena 1465-Roma 1520), che trasferitosi a Roma aprì nel 1502 un banco che sovvenzionò anche la guerra di Cesare Borgia; Fabio, eletto papa con il nome di Alessandro VII; Agostino, suo nipote, principe del Sacro Romano Impero dal quale ebbe inizio la branca romana dei Chigi e che annoverò Augusto (1662-1744), custode perpetuo del Conclave; Agostino (1710-1769), marito della Giulia Albani alla quale famiglia i Chigi poterono succedere nel 1852 per la prima volta come discendenza con Agostino; il cardinale Flavio (1711-1771); Flavio (1810-1885), nunzio apostolico a Monaco e a Parigi e cardinale; Agostino (1858-1896), maggiore dell'esercito, caduto nella battaglia di Adua. Dal ramo di Benedetto discese la linea dei Chigi senesi con Camillo, ambasciatore di Carlo V; Scipione (1584-1633), musicista e capitano del popolo, e, in tempi più recenti, Fabio (1849-1906), che assunse il casato dei Chigi Saracini Lucarini. Rami collaterali della famiglia sono anche i Chigi Montoro e i Chigi Zondadari. § Il palazzo Chigi, a Roma, fu iniziato da Carlo Maderno e ultimato da Felice Della Greca, al quale ultimo si devono fra l'altro il bel cortile barocco ornato di stucchi e lo scalone d'onore. Notevole il cosiddetto “salone d'oro”, decorato da G. Stern, nel cui soffitto si trova un ovale del Baciccia raffigurante Diana ed Endimione. Acquistato dallo Stato italiano, palazzo Chigi ospitò dal 1923 il Ministero degli Affari Esteri, divenendo nel 1961 sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.