Cayapó
gruppo etnico del Brasile centro-orientale un tempo stanziato dal Rio Pau de Arco al medio Xingu, parlante una lingua attribuita alla famiglia gê nord-occidentale. Un tempo assai numeroso (ca. 90.000 individui), contrastò validamente l'espansione delle genti tupi occupando in epoca storica le terre degli antichi insediamenti provenendo dalle regioni steppose del sud-ovest; i bianchi entrarono in contatto con i Cayapo solo all'inizio del sec. XVIII, ma in meno di due secoli sterminarono le tribù del nord, le più numerose, e gran parte di quelle orientali. Oggi i superstiti (ca. 3000 individui) vivono nel Parco Nazionale dello Xingu divisi in piccole tribù, delle quali le più significative numericamente sono quelle dei Cayapo meridionali o Cayamó (700 individui), dei Coroados (500 individui), dei Suyá (450 individui), dei Gorotiré (380 individui), dei Xikrin (330 individui) e dei Kube-Kamreg-ti (310 individui). Tipici della cultura dei Cayapo sono: la divisione della tribù in due fratrie organizzate in classi di età; la discendenza matrilineare; i complessi riti d'iniziazione; le credenze animistiche; il ruolo dello sciamano che è anche medico; l'uso di pitture corporali, di ornamenti di piume nel labbro inferiore, di rocchetti auricolari; la nudità completa eccetto una cintura di fibre intrecciate pendente davanti per le donne e l'astuccio penico per gli uomini. Gli insediamenti, in passato temporanei, sono costituiti da capanne di rami e di paglia a botte o a pianta quadrangolare, con tetto a padiglione, al centro delle quali è situata la grande “casa degli uomini”; oggi sono diffuse anche strutture lignee dato che i Cayapo sono quasi sedentarizzati, avendo ridotto la tradizionale attività di caccia e raccolta a favore della pesca e di una modesta agricoltura.