Castèll'Arquato
Indicecomune in provincia di Piacenza (33 km), 224 m s.m., 52,22 km², 4567 ab. (arquatesi), patrono: san Giuseppe (19 marzo).
Centro sulla sinistra del torrente Arda. Ricordato fin dal 566, fu possesso dei vescovi di Piacenza dal sec. VIII al sec. XII e si eresse in libero comune nel 1220. Alberto Scotti se ne impadronì nel 1290, quando fece sua la signoria di Piacenza; passò poi ai Visconti e ad altre famiglie fino a diventare nel 1466 possesso degli Sforza di Santa Fiora. § Sulla piazza della rocca si affacciano la basilica romanica, il Palazzo del Podestà (1293) e la rocca trecentesca, poderosa opera di difesa. Altri importanti edifici sono il Palazzo Ducale (sec. XIII), un oratorio quattrocentesco, la loggia dell'ospedale, il torrione farnesiano (sec. XVI) e, nella frazione di Vìgolo Marchese, il battistero e la chiesa romanica del sec. XI. § L'architettura e l'urbanistica di questo intatto borgo medievale costituiscono un'attrattiva turistica su cui si basa gran parte dell'economia locale; vi si affiancano le Terme di Bacedasco, note per le acque minerali e i fanghi curativi. È zona di coltivazione di pregiati vigneti, cereali e foraggi per l'allevamento bovino e suino, con produzione di latte e salumi.