Carracci, Antònio
pittore italiano (Venezia 1583 o 1589-Roma 1618). Figlio di Agostino, lascia l'Emilia dopo la morte del padre per recarsi a Roma presso lo zio Annibale. Alla morte di questi, Antonio ritorna a Bologna e collabora nella bottega di Ludovico Carracci. Nel 1610 ritorna a Roma, dove partecipa, come aiuto del Reni, al ciclo di decorazioni della Cappella Paolina. Tra le varie opere che gli vengono attribuite (affreschi nella chiesa della Madonna del Piano a Capranica; altri, già ritenuti del Domenichino) sicuramente suoi sono, oltre agli interventi individuati nel complesso del Reni (Cappella Paolina), gli affreschi di S. Bartolomeo dell'Isola a Roma (ca. 1614) e quelli di un fregio al Quirinale (di una scena, il Diluvio, esiste una replica a olio, conservata a Parigi, Louvre), opera fondamentale per la conoscenza dell'artista, che qui riesce ad attuare taluni superamenti dell'eredità carraccesca, suggerendo già anticipazioni neoclassiche.