Cagli, Corrado

pittore italiano (Ancona 1910-Roma 1976). Studiò all'Accademia di Belle Arti di Roma, città in cui tenne la sua prima personale nel 1932; in quegli anni fu con il gruppo di pittori della “Scuola Romana”. Successivamente la sua opera rifletté il suo instancabile spirito sperimentale e sottilmente speculativo. L'artista passò con naturalezza da una pittura figurativa, d'impronta indifferentemente classica, manieristica, romantica, espressionista, a una pittura di segno (a partire dal 1948), realizzata di volta in volta con il sussidio delle più svariate tecniche e sotto la suggestione delle più diverse esperienze (Il flauto, 1957). Interpretati in chiave psicanalitica, emergono influssi d'un mondo totemico, precolombiano e africano, di primordiali scritture e graffiti, d'indagini microscopiche di tessuti organici, di geometrie matematiche. Altri bizzarri assembramenti di “impronte” di colore e luce furono realizzati con abili tecniche fotografiche e artigianali. Fu anche autore di sculture, di progetti architettonici, di scenografie e decorazioni murali (Similitudine, 1966).

E. Crispolti, G. Marchiori, Corrado Cagli, Torino, 1964; R. Alberti, Cagli, Roma, 1967; E. Crispolti (a cura di), I percorsi di Cagli, Roma, 1982.