COVID-19
L’acronimo, derivato dall’inglese CoronaVirus Disease 19, indica una malattia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei Coronavirus e responsabile della pandemia globale del 2020-2022. La COVID-19 colpisce principalmente il tratto respiratorio inferiore e si manifesta inizialmente attraverso una serie di sintomi analoghi a quelli della comune influenza (febbre, tosse, respiro corto, dolori alle ossa, diarrea). Nei casi più gravi tende a sfociare in polmonite con sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi, shock infettivo e tempesta di citochine con esito non di rado letale. Il virus può provocare anche lesioni miocardiche acute e danni al sistema cardiovascolare. Identificata ufficialmente per la prima volta il 31 dicembre del 2019 a Wuhan in Cina, COVID-19 si è poi estesa al resto del pianeta contagiando oltre 276 milioni di persone e provocando la morte di quasi 5,37 milioni di individui. In Italia il 21 dicembre 2021, a quasi due anni dal primo caso confermato nel paese di infezione da COVID-19, si registrano un totale di 5,41 milioni di contagi e 136000 decessi. Benché si ritenga sia di origine zoonotica – non è però stato confermato quale possa essere il serbatoio naturale del virus nella fauna selvatica e quale l'ospite intermedio che lo ha trasmesso agli esseri umani –, il contagio fra persona e persona avviene attraverso le goccioline emesse starnutendo o tossendo o dal contatto con oggetti e superfici su cui è presente il virus. Non esistendo al momento vaccini e cure specifiche, la pandemia è stata affrontata imponendo alle persone il distanziamento sociale, l’isolamento e la prevenzione igienica secondo indicazioni e modalità che sono diverse da Stato a Stato. Tali misure hanno coinvolto più della metà della popolazione mondiale con pesanti ripercussioni sul piano economico. L’impegno nella ricerca per la progettazione di un vaccino ha coinvolto numerosi Paesi e in moltissimi centri di ricerca sono in studio vaccini in fase preclinica e clinica. Sul piano del trattamento, la medicina ha risposto utilizzando strategie terapeutiche diverse che includono farmaci antivirali, antimalarici, antinfiammatori e anticoagulanti, operando anche grazie a una sistematica azione di sieroprofilassi, con trasfusioni di plasma da donatori sani guariti dalla malattia. Tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 sono stati distribuite in tutto il mondo le prime dosi di vaccini contro il COVID-19 approvate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, realizzate in tempi strettissimi da alcune aziende farmaceutiche (Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson); a fine dicembre 2021 è stato approvato dall’OMS anche il vaccino Novavax. Dopo 150 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 73% a 35%. rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni è pari al 92,7%, mentre è pari all’82,6% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 150 giorni. Nei primi mesi del 2021 si sono diffuse alcune varianti del virus (inglese, brasiliana, sudafricana e indiana poi ribattezzata Delta) caratterizzata da maggiore contagiosità e che destano preoccupazione per il rischio che possano compromettere l'efficacia del vaccino; nel dicembre è stata individuata una nuova variante (Omicron) per la quale si rende necessaria una terza dose di vaccino (dose Booster)Il 18 marzo 2021 in Italia è stata istituita la prima giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus.