Càspio, Mare-
"Per le cartine geografiche vedi il lemma del 5° volume e dell’Aggiornamento 1995." il più grande bacino lacustre della Terra (371.000 km²), lungo ca. 1200 km da N a S e largo, nella sezione centrale, sino a 450 km. Posto nella zona di confine tra l'Europa e l'Asia, rappresenta la parte residuale di un assai più vasto mare mesozoico che un tempo si estendeva a W sino al Mar Nero (attraverso la depressione del Manyč), mentre a E era collegato con il lago d'Aral; attualmente occupa il settore sudoccidentale del Bassopiano Turanico (o Aralo-Caspico), ed è limitato a S dai monti Elburz e a W dal Caucaso, le cui estreme propaggini orientali formano l'ossatura della penisola di Apšeron "Per la cartina geografica vedi pg. 1 del 6° volume." . Le coste meridionali e occidentali sono perciò in genere alte e rocciose, contrastando nettamente con quelle settentrionali, basse, sabbiose e paludose, soprattutto in corrispondenza dell'ampio delta del Volga. Il litorale è nuovamente articolato e in parte anche alto verso E, dove si aprono varie baie (Komsomolec, di Mangyšlak, di Krasnovodsk, oltre alla vasta insenatura del Kara-Bogaz-Gol) e si protendono le penisole Buzači, Tjub-Karagan, di Krasnovodsk, ecc.; tuttavia la linea della costa è soggetta a rilevanti variazioni, in quanto il livello delle acque, che attualmente è posto 28 m al di sotto di quello medio degli oceani, tende ad abbassarsi per la forte evaporazione, non compensata dall'apporto degli immissari (Volga, Ural, Emba, Kura, Terek), impoveriti dalle crescenti derivazioni irrigue lungo il loro corso: si calcola che all'inizio del secolo il Mar Caspio si estendesse per ca. 450.000 km². Un rialzo centrale, esteso tra la penisola di Apšeron e quella di Krasnovodsk, divide il Mar Caspio in due bacini: più profondo quello meridionale, dove si raggiunge un massimo di 1025 m, mentre nel bacino settentrionale le profondità sono di appena 15-25 m, dati i continui apporti alluvionali del Volga e dell'Ural. Quanto alla natura del fondo, i settori centrali e meridionali del Mar Caspio sono ricoperti da sedimenti melmosi, quello settentrionale da sabbie contenenti gusci di molluschi. La salinità media delle acque è del 13‰, ma scende a valori ancor più modesti a N, specie in corrispondenza della foce del Volga (1‰), dove le acque gelano per 3-4 mesi all'anno, mentre registra valori assai più elevati a S e soprattutto a E, nel Kara-Bogaz-Gol (200‰). Forti differenze presentano anche, da zona a zona, le condizioni climatiche; in particolare le coste settentrionali hanno un clima di tipo continentale, con forti escursioni termiche (–10 ºC d'inverno; +30 ºC d'estate) e scarse precipitazioni, mentre a S si ha un clima subtropicale, mite e piovoso tutto l'anno. Date le condizioni ambientali non molto propizie, le rive del Mar Caspio, che si sviluppano per 6380 km (divise tra Azerbaigian, Russia, Kazakistan, Turkmenistan e Iran) hanno scarsamente attirato l'insediamento umano, se si escludono la ben coltivata fascia meridionale, con principale centro Rasht, in Iran, la costa centro-occidentale, per i ricchissimi giacimenti di petrolio attorno a Baku (Azerbaigian), e la zona del delta del Volga (Russia), dove Astrahan è un grande porto commerciale e peschereccio, specie per gli storioni, nonché un centro d'importanza mondiale per la lavorazione di caviale. Tra le altre maggiori città affacciate al Mar Caspio sono Mahačkala (Russia), Gurjev (Kazakistan), Krasnovodsk (Turkmenistan), Bandar Anzali e Bandar-e-Torkeman (Iran); varie linee di navigazione servono gli opposti scali, con un traffico soprattutto commerciale (petrolio, cereali, legname, prodotti ittici, ecc.). Per quanto riguarda la fauna, essa, che per carenza di ossigeno non si trova oltre i 600 m di profondità, è caratterizzata dalla foca del Mar Caspio e da una lampreda del genere Caspiomyzon. Numerosissimi i pesci, fra cui varie specie di ghiozzo, storione, latterino, magnarone, carpa, lucioperca, pesce ago, alaccia, ecc. Sono ben rappresentati i Molluschi, mentre sono assenti animali tipicamente marini come Selaci, Echinodermi e Tunicati. In russo, Kaspijskoje More; in turco: Hazar Denizi; in persiano, Darya-e-Khazar; anticamente, Mare Caspium o Mare Hyrcanium.