storióne
sm. [sec. XIV; dal germanico sturjo]. Pesce (Acipenser sturio) della famiglia degli Acipenseridi, lungo anche 4 m, dal corpo fusiforme, slanciato e di aspetto squaliforme. La testa termina in un rostro appuntito, concavo superiormente; la bocca è ventrale, piccola e protrattile ed è totalmente priva di denti negli esemplari adulti mentre i giovani presentano denti rudimentali; dinnanzi alla bocca pendono quattro barbigli tattili. La pelle è priva di scaglie ma presenta 5 serie longitudinali di grosse placche ossee, una dorsale, due laterali e due quasi ventrali. La colorazione è grigio-verdastra sul dorso, biancastra sul ventre. Lo storione vive nelle acque costiere marine ma si riproduce nelle acque dolci: per questo motivo, a primavera, avvengono spettacolari risalite dei fiumi da parte delle femmine seguite dai maschi. È diffuso nell'Atlantico orientale, nel Mediterraneo, Mar Nero e Mar Caspio e nei fiumi che vi sboccano; un tempo comune nell'Adriatico e nel bacino del Po, oggi la sua presenza è occasionale. Affini al precedente sono: lo storione cobice (Acipenser naccarii), lungo poco più di 1 m, dal muso più corto e con le placche ossee delle serie laterali molto numerose; lo storione stellato (Acipenser stellatus), lungo fino a 2 m, dal muso molto allungato e dalla pelle ricoperta, oltre che dalle 5 serie di scudi ossei, da placchette di forma stellata; lo storione ladano (Huso huso), il più grande tra gli storioni, dal muso corto e ottuso. Tutti gli storioni sono oggetto di pesca intensa lungo i fiumi per le carni prelibate (è eccellente bollito e condito con olio e limone anche se in genere si tende ad alterarne il delicato sapore con cotture e condimenti più complessi) e soprattutto per le uova che, trattate in modo particolare, costituiscono il noto caviale. I centri principali per la pesca dello storione e per la produzione del caviale sono sulle coste del Mar Caspio e del Mar Nero.