Bragg, sir William Henry
Indicefisico inglese (Westword, Cumberland, 1862-Londra 1942). Professore di matematica e fisica ad Adelaide, in Australia, fino al 1908 e quindi a Leeds e Londra, si occupò dapprima di problemi inerenti la radioattività naturale; successivamente, assieme al figlio William Lawrence (Adelaide 1890-Londra 1971), dedicò la sua attività allo studio dei raggi X, alla loro applicazione e all'analisi delle strutture cristalline. Attraverso la realizzazione di uno spettrometro a ionizzazione, padre e figlio furono in grado di determinare la struttura atomica di molti cristalli, dedotta dal modo in cui un reticolo cristallino diffrange un fascio di raggi X nelle varie direzioni. Per tali ricerche fu loro assegnato nel 1915 il premio Nobel per la fisica. In seguito William Lawrence (che fu professore a Manchester nel 1919 e poi a Cambridge dal 1938) e i suoi allievi estesero tale mezzo di indagine all'analisi della struttura di molte delle molecole fondamentali della materia vivente. Lo studio portò a notevoli risultati nel campo del trattamento radiante dei tumori, noto come picco di ionizzazione di Bragg e consistente in una maggior sensibilizzazione delle cellule tumorali ottenuta dalla combinazione di calore più radiazioni: ne risultano uccise più cellule tumorali che non con l'uno o l'altro trattamento isolati. L'ipertermia sensibilizza anche le cellule ipossiche (cioè con poco ossigeno) e i riscaldamenti successivi non creano resistenze nei tessuti da trattare.
Curve di Bragg
Grafici che rappresentano, per una particella pesante carica che attraversi un mezzo materiale, o il numero di ioni prodotti per unità di percorso in funzione della distanza percorsa; oppure tale numero in funzione della distanza dalla fine del percorso (ionizzazione).
Legge di Bragg
Relazione che, sulla base di un principio ben noto nel campo dell'ottica della luce visibile, permette di definire la condizione di diffrazione di un fascio di raggi X di una data lunghezza d'onda, per riflessione sui piani degli atomi di un cristallo. La relazione è nλ=2d sen ϑ, in cui λ è la lunghezza d'onda di un fascio di raggi X incidenti, n è un numero intero, d è la distanza tra due piani riflettenti contigui e ϑ è l'angolo di radenza, o angolo di Bragg. Quando la relazione è soddisfatta, l'insieme delle riflessioni sui singoli atomi determina un intenso fascio diffratto. La relazione permette di ottenere la distanza reticolare d note le altre grandezze o, viceversa, di determinare λ conoscendo d (cristallografia, spettrografia). Il dispositivo usato da Bragg per determinare la suddetta relazione è anche chiamato spettrometro di Bragg. .