Braşov (città)
Indicecapoluogo del distretto omonimo (Romania), 580 m s.m., 285.712 ab. (stima 2002).
Brasov . Veduta della città .
De Agostini Picture Library/N. Cirani
Situata ai piedi del versante settentrionale dei CarpaziMeridionali, poco a N del passo di Predeal (1040 m), sull'unica via di comunicazione fra la Transilvania e la Valacchia. A questa sua favorevole posizione la città deve il suo rapido sviluppo demografico ed economico: essa è infatti uno dei principali centri industriali e commerciali del Paese. È una frequentata stazione per gli sport invernali. Università. In tedesco, Kronstadt; in ungherese, Brassó. § Fondata nel 1211 dai cavalieri teutonici col nome di Corona, fu centro culturale di una certa importanza e la più grande città della Transilvania nel sec. XVI. Occupata nel 1689 dagli Austriaci, che le diedero il nome di Kronstadt, la città conobbe un grande sviluppo economico e culturale. Dopo la prima guerra mondiale, con il trattato del Trianon, passò alla Romania. Nel corso della seconda guerra mondiale subì gravi distruzioni. Dopo la guerra, una cospicua parte della comunità tedesca fu espulsa dal Paese, riparando in Germania. Dal 1948 al 1960 si chiamò Stalin. § Delle antiche fortificazioni (sec. XIV-XVII) si conservano: sul lato N le quattro torri polveriere, il bastione dei Fabbri e degli Orefici (1520), la torre dei Macellai, il bastione della porta e le due torri di guardia (Nera e Bianca); sul lato occidentale la porta Ecaterinei (1559); sul lato S il bastione dei Tessitori (1420, soprelevato nel 1573), il bastione dei Cordai e il bastione dei Lanaioli. Alla casa del Consiglio (1420) furono aggiunte una torre di guardia nel 1528 e una loggia nel 1777; è oggi la sede del Museo di Storia, che espone reperti preistorici e di epoca romana e feudale e documenti storici. L'edificio più antico della città è la chiesa calvinista di S. Bartolomeo, che fu edificata tra il 1223 e il 1450 in stile gotico cistercense. La chiesa Nera è la più grande chiesa gotica del Paese; ultimata nel 1477, fu distrutta da un incendio nel 1689 (dalle pareti annerite deriva il suo nome) e fu ricostruita nel 1710-20. L'edificio, in stile gotico-fiammeggiante, presenta una torre nella facciata, mura con contrafforti e sei portali; all'interno sono custoditi una collezione di 119 tappeti orientali dei sec. XVII-XVIII e un grande organo del 1839. Di stile barocco sono il monastero francescano (sec. XVI-XVIII) e le chiese della Trinità (1786) e dei SS. Pietro e Paolo (1782). Di gusto neobizantino è la chiesa della Dormizione (1895-96). Le collezioni del Museo d'Arte comprendono oggetti di oreficeria transilvana, pitture e sculture romene moderne, costumi e tessuti popolari. § La città è sede di importanti complessi alimentari, tessili, metalmeccanici, petroliferi, del cemento, chimici, del legno e della gomma. Notevole è il ruolo del commercio e del turismo.