Bolintineanu, Dimitrie
poeta romeno (Bolintinul-din-Vale 1819-Bucarest 1872). Completati gli studi a Parigi, tornò a Bucarest e, nel 1848, partecipò ai moti rivoluzionari della sua patria. Costretto a esulare, continuò a Parigi l'attività rivoluzionaria, pubblicando poesie patriottiche e scritti di propaganda (Les Principautés Roumaines, 1854; L'Autriche, la Turquie et les Moldo-Valaques, 1856). Dopo un lungo viaggio nel Vicino Oriente, nel 1858 tornò a Bucarest, partecipando alla vita pubblica fino all'avvento al trono di Carlo I. Seguace, anche come letterato, della scuola romantica, Bolintineanu si rivela anzitutto abile sperimentatore di metri (Poesie, 1855). Iniziatore del romanzo romeno moderno (Manoil, 1855; Elena, 1862), interessante memorialista, ci ha lasciato tentativi di epopea sia d'ispirazione classica (Traianida, 1869) sia romantica. Ha introdotto nella lirica romena l'evocazione di atmosfere orientali e lussureggianti, anticipando, nei momenti più felici, Macedonski (Brises d'Orient, 1866; I fiori del Bosforo, 1866). La critica riconosce nel Conrad (1868), poema d'ispirazione byroniana, l'opera lirica più valida di Bolintineanu.