Bayeux
Indice
Generalità
Cittadina (14.961 ab., 1999) della Francia nordoccidentale (Normandia), nel dipartimento del Calvados, 25 km a NW del capoluogo Caen, cui è collegata per ferrovia. Turismo; artigianato dei merletti e delle ceramiche. § Nota ai Romani come Augustodurum, fu compresa nella Gallia Lugdunensis e il cristianesimo vi si diffuse a partire dal sec. III. Devastata dalle incursioni vichinghe e normanne, fu ceduta in feudo, unitamente all'Alta Normandia, da Carlo il Semplice a Rollone (911) che già nell'886 aveva sposato Poppa, figlia di Bérenger, conte di Bayeux. Munita nel sec. X di un castello, la città fu spesso al centro delle guerre che funestarono la Normandia soprattutto dopo la morte di Guglielmo il Conquistatore. Sul finire del sec. XII ottenne i privilegi concessi dagli Statuti di Rouen (1170); dopo un periodo di prosperità non poté sottrarsi alle dure conseguenze della guerra dei Cent'anni che fece della regione un tragico teatro di battaglia. Subì nuove devastazioni nei sec. XVI e XVII a causa delle guerre di religione. Durante la seconda guerra mondiale Bayeux fu la prima città francese a essere liberata (7 giugno 1944).
Bayeux . Particolare dell'Arazzo di Bayeux in cui è raffigurato Guglielmo il Conquistatore (a sinistra) che si fa portare il suo cavallo (Bayeux, Musée de la Tapisserie).
De Agostini Picture Library/ M. Seemuller
Arte
Il maggiore edificio della città è la cattedrale di Notre-Dame (sec. XI-XV). Romaniche sono le due torri che serrano la facciata e le grandi arcate della navata (seconda metà del sec. XII); gotiche del Duecento sono invece le parti superiori della navata, il transetto e il grande coro a quattro campate, con deambulatorio, nove cappelle radiali e finestroni. La città conserva numerose case tardo gotiche in pietra e legno (sec. XV-XVI). § Nel museo è conservato il celebre arazzo di Bayeux, detto della regina Matilde, opera di ricamo proveniente dalla cattedrale, eseguita presumibilmente intorno al 1077 in lana colorata su lino grezzo, di discussa origine (anglosassone o francese). Misura 70 m×50 cm e narra le vicende della conquista normanna dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore, con figure schematiche ma efficaci. È uno dei più importanti esempi di arte profana del periodo romanico.