Cènto anni, guèrra dei-
conflitto dinastico, nazionale, economico, che oppose la Francia all'Inghilterra tra il 1337 e il 1453, con lunghi periodi di tregua . I motivi del grave contrasto traevano quasi sicuramente origine dal Trattato di Parigi del 1259 che, a titolo feudale, assegnava la Guienna alla monarchia inglese e che, di conseguenza, induceva la Francia a rivendicare tale territorio. Sullo scoppio del conflitto influì anche il tentativo inglese di sottrarre all'orbita francese i Paesi Bassi, di vitale interesse per l'economia britannica. Alla morte di Carlo IV, re di Francia e ultimo della dinastia dei Capetingi, la corona passò a Filippo VI di Valois, pur essendo rivendicata anche da Edoardo III d'Inghilterra: entrambi i re, infatti, erano imparentati con la dinastia capetingia e vantavano quindi analoghi diritti alla successione. La guerra, alimentata anche dagli interessi economici, fu inevitabile. Nel 1339 Edoardo assediò Cambrai dando l'avvio a una serie di successi inglesi: vittoria navale a l'Écluse (1340), battaglia di Crécy (1346), presa di Calais (1347), battaglia di Poitiers (1356) dove si distinse il Principe Nero, primogenito di re Edoardo. Il Trattato di Brétigny (1360) concluse questa prima fase della guerra: l'Inghilterra ottenne il Ponthieu e Guines nel Nord; Guienna, Guascogna, Poitou e Saintonge nel Sud, rinunciando tuttavia a ogni pretesa sulla corona di Francia. Tra il 1372 e il 1380 il condottiero bretone Bertrand Du Guesclin riuscì a recuperare alla Francia parte del territorio occupato dagli Inglesi. Alla morte di Carlo V (1380) seguì un lungo periodo di tregua interrotto solo da azioni sporadiche; preavviso alla ripresa delle ostilità furono le aspre lotte scatenate per ragioni dinastiche in Francia tra Armagnacchi e Borgognoni i quali, pur di prevalere, chiesero l'intervento inglese. Sconfitti ad Azincourt (1415), i Francesi non solo subirono un'altra invasione ma, con il Trattato di Troyes (1420), dovettero accettare che alla morte di Carlo VI la corona di Francia passasse a Enrico V d'Inghilterra. Poiché Enrico V premorì a Carlo VI lasciando un erede (il futuro Enrico VI), il trattato non ebbe attuazione. Sul piano dello scontro bellico gli eventi volgevano a favore degli Inglesi che riuscirono a occupare Parigi e ad assediare Orléans. Fu in questa fase estremamente negativa per la Francia che avvenne il provvidenziale intervento di Giovanna d'Arco. Imponendosi al re e ai suoi consiglieri, la giovane contadina ruppe l'assedio inglese e fece consacrare re Carlo VII a Reims. La successiva scomparsa di Giovanna non arrestò l'esercito francese, che giunse a recuperare tutti i territori perduti a eccezione di Calais. Senza il suggello di alcun trattato, finì la guerra, che ebbe rilevanti ripercussioni, tanto economiche quanto politiche, per entrambi i Paesi. Se durante la guerra dei Cento anni la Francia dovette subire le spietate lotte interne tra Armagnacchi e Borgognoni, non meno cruento fu il contrasto politico tra i grandi baroni inglesi, contrasto che portò l'Inghilterra dalla guerra dei Cento anni a quella delle Due Rose. La Francia invece conquistò l'unità nazionale e la monarchia potè rafforzare il suo prestigio nei confronti della grande feudalità.
Guerra dei Cent'anni. La battaglia di Poitiers (1356) in una miniatura del sec. XV (Parigi, Bibliothéque National).
De Agostini Picture Library