Baselitz, George
pittore tedesco (Deutschbaselitz, Sassonia, 1938). Esponente di quella che i critici definirono “pittura selvaggia” a cui si associano nomi quali J. G. Dokoupil, H. P. Adamsky, A. R. Penck, A. Kiefer, M. Lüpertz, artisti emersi alle soglie degli anni Sessanta. Nel 1961-62, Baselitz redige con Eugen Schönebech i rivoluzionari manifesti Pandämonium I e Pandämonium II, con il proposito di orientare il dibattito culturale in Germania su basi nuove e diverse da quelle che allora proponevano gli artisti statunitensi: in una decina d'anni si delineano le direttrici stilistiche del neomovimento, mirate al recupero di un'identità nazionale attraverso una rivisitazione dell'espressionismo pittorico. La pittura di Baselitz mira a instaurare l'idea di un “uomo nuovo”, immagine già proposta dall'espressionismo e dal costruttivismo degli inizi del sec. XX; agli elementi figurativi vanno a sovrapporsi elementi astratti, realizzati su fondali piatti entro cui il colore è disposto con violenza. Noto a livello internazionale, Baselitz ha tenuto mostre personali a Milano, a Firenze e a Barcellona.