Lüpertz, Markus
pittore e scultore ceco (Liberec 1941). Fuggito con la famiglia dalla Cecoslovacchia nella Germania Occidentale (1948), si stabilì a Berlino nel 1962 dopo aver studiato alla Werkkunstschule di Krefeld. Dal 1960 la produzione pittorica di Lüpertz, che ha inventato la pittura “ditirambica”, proponendosi di trovare un equivalente attuale del ditirambo classico, rievocando Dioniso e Bacco e creando una serie di immagini eroiche e tragiche, si è sviluppata in un complesso coerente, rivelatore nell'artista di una solida sicurezza di sé. Da non confondersi con i pittori postmoderni, Lüpertz sia nella pittura, che riprende il filone espressionista, sia nella scultura inserisce simboli e motivi comuni (o anche tratti dall'iconografia germanica, come ha fatto pure A. Kiefer), che si evolvono in un continuum stilistico. Poeta e scenografo oltre che pittore, resta sempre in bilico tra astrazione e figurazione. Tra le sue opere: le sculture Ganimede (1985), Titano (1986), Pastore (1986) e i quadri Il cavallo rosso (1988), Il velo della Veronica (1988), Terremoto (1988), tutti presentati alla Biennale di Venezia del 1988.