Banská Bystrica (regione)
Indice(Banskobystrický kraj). Regione della Slovacchia centromeridionale, 9455 km², 657.119 ab. (stima 2006), 70 ab./km², capoluogo: Banská Bystrica. Confini: Žilina (N), Prešov (NE), Košice (E), Nitra (SW), Trenčín (NW); Ungheria (S).
Si estende sui Metalliferi Slovacchi (monte Ďumbier, 2043 m.); il territorio si presenta montuoso e collinare a N e pianeggiante ondulato nella sua parte meridionale. È attraversato dal fiume Hron e dall'Ipoly, che costituisce il confine meridionale con l'Ungheria. Risorse naturali sono le sorgenti d'acqua, i bacini idrici (Ružiná, Teplý vrch, Málinec, Klenovec, Kurinec e Hriňova) e i minerali (oro a Kremnica). Le aree naturali protette costituiscono un terzo della superficie totale; le più rilevanti tra queste sono i Parchi Nazionali Slovenský raj, Muránska Planina e Vel'ká Fatra e le numerose grotte aperte al pubblico (Bystrianska, Ochtin). Attività economiche degli abitanti (in maggioranza slovacchi, ma è presente una consistente minoranza ungherese) sono l'agricoltura, praticata soprattutto a S, e l'industria (ingegneristica, farmaceutica, metallurgica a Žiar nad Hronom, del legno, del vetro e della ceramica), concentrata prevalentemente nei distretti settentrionali (Banská Bystrica, Zvolen, Žiar, Hronom Detva). Il turismo si concentra nei parchi naturali, nelle località sciistiche (Donovaly) e nelle antiche città minerarie (Banská Bystrica, Banska Štiavnica e Kremnica). Centri importanti, oltre al capoluogo, sono Zvolen, Lučenec e Rimavská Sobota. § La regione, situata sul territorio delle antiche contee ungheresi di Zvolen, Gemer-Malohont, Tekov, Hont e Novohrad, fu occupata dagli Slavi nel periodo delle grandi migrazioni. A seguito del crollo della Grande Moravia (sec. X), il territorio passò prima sotto il dominio ungherese e, dopo la battaglia di Mohács del 1526, sotto il controllo dell'Impero Ottomano, per tornare all'Ungheria alla fine del XVII secolo e restarvi fino al termine della prima guerra mondiale.