Banská Bystrica (città)

Indice

capoluogo della regione omonima (Slovacchia), 362 m s.m., 81.281 ab. (stima 2006).

Situata sul fiume Hron, sul versante sudoccidentale dei monti Bassi Tatra, ove si congiungono le tre importanti catene montuose dei Bassi Tatra, degli Alti Tatra e dei monti Metalliferi Slovacchi. In tedesco, Neusohl; in ungherese, Besztercebánya. § Le origini della città sono legate allo sfruttamento delle risorse minerarie della regione. Le prime notizie risalgono al sec. XIII, quando venne distrutta dai Tatari (nel 1243 o 1247) e subito dopo ricostruita dal re ungherese Béla IV, che nel 1255 le concesse ampi privilegi e ne fece un centro assai amato dai sovrani magiari. Subì continui saccheggi durante la guerra dei Trent'anni e in quella d'indipendenza ungherese (1848-49). Da Banská Bystrica si propagò il 29 agosto 1944 l'insurrezione popolare slovacca e la città divenne base politica e militare. Fino al 27 ottobre la città rimase nelle mani degli Slovacchi, poi fu occupata dall'armata tedesca. Il 25 marzo 1945 fu liberata dall'Armata Rossa e dal primo Corpo militare ceco. § Delle antiche fortificazioni si sono conservati pochi frammenti murari e i tre bastioni dei Minatori, della Parrocchia e dello Scrivano. La porta di Barbakan e la torre di Peterman furono aggiunte successivamente. Nella parte più antica della città si trovano diversi monumenti religiosi e civili. La chiesa di Nostra Signora, chiamata anche chiesa Tedesca, costruita in stile romanico, venne rimaneggiata in stile gotico nel sec. XIV e, dopo un incendio, restaurata e barocchizzata nel 1761-70. Nella cappella laterale, consacrata a Santa Barbara, è un altare tardogotico. La casa di Mattia (1479), tardogotica, venne costruita per la moglie del re d'Ungheria Mattia Corvino. Il municipio (1564-65), in stile rinascimentale, ospita la Galleria Statale. La chiesa di S. Francesco Saverio (1715), con aggiunte e ristrutturazioni ottocentesche) è una copia della chiesa del Gesù a Roma. La chiesa di S. Elisabetta, rimaneggiata e ampliata nei sec. XVIII-XIX, conserva dell'originale impianto gotico (sec. XIV) l'omonima cappella. La casa di Thurzo è formata da due abitazioni gotiche, con inserti di gusto rinascimentale e decorazioni a graffito; all'interno, ornato di affreschi, è sistemato il Museo della Slovacchia Centrale (storia locale dal Neolitico a oggi). Di notevole interesse è anche la casa Benicky, rifatta in stile rinascimentale nel sec. XVII, con affreschi e una loggia in stile veneziano. § La città basa la sua economia sull'industria, attiva nei settori tessile, meccanico, chimico, farmaceutico, del legno e del cemento. Turismo.

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