Azevedo, Aluísio
romanziere e drammaturgo brasiliano (São Luís do Maranhão 1857-Buenos Aires 1913). Il suo nome completo è Aluísio Tancredo Gonçalves de Azevedo. La sua fama si affida alla narrativa, che lo pone tra i massimi rappresentanti del naturalismo nel suo Paese. Figlio di un diplomatico portoghese e di una brasiliana, studiò pittura con l'italiano Tribuzi ma, trasferitosi a Rio de Janeiro, lasciò l'Accademia di Belle Arti per il giornalismo. Entrato in diplomazia, visse quasi sempre all'estero (tre anni a Napoli). I suoi lavori teatrali, in collaborazione col fratello Arthur o con Emilio Rouéde, non ebbero grande esito, tranne O mulato (1884), riduzione del suo miglior romanzo, uscito l'anno prima, studio lucido e coraggioso dei conflitti psicologici a cui portano i pregiudizi razziali. Alcuni critici tuttavia preferiscono il più ambizioso O homem (1885) o sottolineano la stringata chiarezza di racconti come Uma lágrima de mulher (Una lacrima di donna) e O mistério da Tijuca.