Astrapotèri

sm. pl. [dal greco astrapḗ, fulmine+thēríon, animale]. Ordine (Astrapotheria) estinto di Mammiferi i cui rappresentanti vissero esclusivamente nell'America meridionale dall'Eocene inferiore al Miocene superiore. Gli Astrapoteri sono ungulati assai curiosi che vengono avvicinati all'ordine dei Notungulati da cui alcuni studiosi li fanno derivare filogeneticamente. Di grandi dimensioni, avevano cranio stranamente troncato nella parte anteriore per la mancanza di incisivi superiori e la riduzione delle ossa premascellari. La dentatura era costituita soprattutto da robusti canini superiori e inferiori e, separati da un lungo diastema, da premolari e molari sviluppatissimi. L'apertura nasale era posta nella parte superiore del cranio facendo così ritenere che essi possedessero una proboscide simile a quella degli elefanti. Molto curioso era anche lo scheletro postcraniale, robusto nella parte anteriore, più debole posteriormente. Le insolite caratteristiche anatomiche e la particolare dentatura rendono assai difficile definire le abitudini degli Astrapoteri; si ritiene tuttavia che conducessero una vita anfibia. Astrapotherium, genere tipo della famiglia Astrapotheriidae, raggiungeva più di 2,5 m di lunghezza; Albertogaudrua, genere appartenente alla famiglia Trigonostylopidae, raggiungeva dimensioni ancora maggiori.

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