Arte poètica

(Ars poetica), titolo con cui è tradizionalmente nota l'epistola di OrazioAd Pisones (forse 13 a. C.), la terza del II libro delle Epistole. In essa sono esposti i canoni ai quali si devono attenere gli autori nella creazione delle opere letterarie: la verosimiglianza, la misura e, soprattutto, la ricerca dell'utilità (attraverso il contenuto) e insieme del diletto (attraverso la forma); soluzione eclettica fra le opposte concezioni, edonistica e pedagogica, della poesia. L'opera di Orazio fu imitata da N. Boileau nel poemetto L'art poétique (1674), che codifica le risultanze estetiche dell'opera dei grandi scrittori contemporanei (Molière, Racine, La Fontaine). I “quattro principi” enunciati da Boileau (la ragione, il vero, il lavoro e la virtù, indicati come il fondamento di ogni letteratura), anche se oggi appaiono sfocati, traducono in maniera eccellente l'aspirazione del classicismo dell'età di Luigi XIV a incorporare nella letteratura un ideale di moralità, sorretto dalla ragione e temperato dal sentimento della natura, ma soprattutto dominato da un rigoroso concetto di ordinata armonia.

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