Anuradhapura (città)
città (81.522 ab. nel 2007) dello Srī Lanka, capoluogo della provincia Nord-Centrale e del distretto omonimo. Oggi centro agricolo (riso, ortaggi) di modesta importanza. Fu capitale dell'isola dai tempi più antichi fino agli inizi del sec. IX, quando fu sostituita da Polonnaruwa, ma già nella prima metà del sec. VI aveva perso di importanza: i sovrani singalesi, infatti, dinanzi alle invasioni dei Tamil indù, spostavano i loro centri sempre più verso sud. Nel 1160 vi si tenne un concilio buddhista. § I costanti legami con la civiltà del continente indiano sono documentati nell'architettura e nella scultura degli stūpa di Thūpārāma (la più antica struttura di santuario circolare, sec. IV-III a. C.), di Mirisivati (sec. II a. C.), di Ruwanweli, o “Mahā thūpa” (sec. II a. C., ma ripetutamente rimaneggiato come il Thūpārāma), di Abhayagiri (caratterizzato da avancorpi rivolti ai quattro punti cardinali, sec. I a. C.-II d. C.), di Jetavana (sec. IV d. C.). Bellissimo esempio di architettura rupestre è il vihāra di Isrumuni, mentre la ricchezza dell'antica architettura civile è documentata da rovine dei sec. III-II a. C. Derivano dalle matrici stilistiche dell'India (Sanchi, Bharhut, Mathura, Amaravati) molti caratteri della scultura, rilevabili in forme e motivi di bassorilievi, stele, pietre lunate e soprattutto nella statuaria, della quale notevole esempio è il colossale Buddha seduto del sec. V.