Anopluri
sm. pl. [dal greco ánoplos, disarmato+greco urá, coda]. Ordine (Anoplura) di Insetti Pterigoti detti anche Sifunculati, che comprendono anche i pidocchi dell'uomo e le piattole, appartenenti ai generi Pediculus e Phthirius. Il corpo degli Anopluri, lungo pochi millimetri, è depigmentato, fortemente depresso, privo di ali. Il capo è munito di due brevi antenne, di due occhi composti atipici, a volte atrofici,, in posizione laterale, di un complesso apparato boccale succhiante, formato da una proboscide e da un rostro, a sua volta costituito da tre elementi. I tre segmenti toracici sono fusi tra di loro; anche i limiti tra i 9 segmenti addominali sono spesso poco evidenti, specialmente nelle femmine. Le zampe degli Anopluri sono grandi e robuste, con tibie e tarsi che formano una specie di pinza, utilizzata per ottenere una tenace adesione al substrato, costituito dai peli dei Mammiferi. Dall'uovo degli Anopluri, detto lendine, nascono dei giovani assai simili, nell'aspetto se non nelle dimensioni, agli adulti. Gli Anopluri sono ematofagi e, con la loro presenza, arrecano grande molestia all'ospite; inoltre possono fungere da vettori di gravi malattie infettive (per esempio, tifo petecchiale). Si possono distinguere tre famiglie di Anopluri: Ematopinidi, Echinoftiriidi e Pediculidi, per un totale di oltre 200 specie.