Anna Stuart
regina d'Inghilterra (Londra 1665-1714). Figlia di Giacomo II, educata nella fede protestante, sposò il principe Giorgio di Danimarca (1683) dal quale ebbe numerosi figli. Durante gli avvenimenti che precedettero la rivoluzione del 1688 rimase appartata, rifiutando poi ogni appoggio al padre quando il cognato Guglielmo d'Orange sbarcò in Inghilterra. Dichiarò anzi apertamente la sua approvazione al principe, forse consigliata da Sarah Churchill – cui era profondamente legata dall'infanzia – e dal marito di questa, il futuro duca di Marlborough. I buoni rapporti con la sorella Maria, moglie di Guglielmo III, furono turbati dal licenziamento di Marlborough (1692), sospettato di intrighi a favore di Giacomo II, ma da Anna Stuart appoggiato fino alla sua riabilitazione (1695). Alla morte di Guglielmo III, nel 1702, Anna Stuart salì al trono. Il suo regno ebbe momenti di grande splendore per la vita culturale che vi fiorì e per gli avvenimenti politici che diedero inizio al predominio inglese sul continente. Infatti, nonostante atteggiamenti spesso contraddittori, Anna Stuart approfittò delle vicende della guerra di Successione spagnola per impossessarsi di Gibilterra, Terranova e Nuova Scozia. Sostenuta, in politica interna, da un concetto prettamente stuardo della regalità, Anna Stuart osteggiò l'instaurazione del governo di partito. Le sue simpatie andavano ai tories, ma gli avvenimenti la indussero ad avvicinarsi ai whigs che riportavano grandi successi militari. Dal 1704 (vittoria di Blindheim) al 1710 furono i whigs a trionfare, finché il processo contro il predicatore Sacheverell (1710) segnò l'inizio della crisi: Anna Stuart si preparò allora a colpire i whigs dando inizio al governo del partito tory con Harley (conte di Oxford) e St. John (Lord Boligbroke). Con l'allontanamento di Marlborough nel dicembre 1711 cessò ogni opposizione ai termini della Pace di Utrecht che, col favore del popolo ormai stanco dei whigs e del partito della guerra, venne firmata nel marzo 1713. Il consolidamento del sistema parlamentare, l'unione con la Scozia e una equilibrata politica religiosa vanno ascritti tra i risultati concreti e positivi del suo regno. Per la scelta del successore Anna Stuart si uniformò all'Act of Settlement che indicava Giorgio elettore di Hannover.
Anna Stuart in un ritratto di J. Closterman (Londra, National Portrait Gallery).
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