Amhara
il più importante sottogruppo degli Abissini (ca. 15 milioni di individui) stanziato nell'omonima regione dell'Etiopia settentrionale. § Gli Amhara sono l'etnia un tempo egemone dell'Etiopia, che ha segnato la storia del Paese e che ancor oggi cerca di mantenere una funzione dominante sulle altre genti. A loro si deve il processo di unificazione e sviluppo dell'Impero etiopico, iniziato già prima della conversione al cristianesimo monofisita. Del loro sviluppo storico-culturale sono singolari e notevoli esempi i resti archeologici, in particolare di Axum, e le chiese monolitiche di Lalibelà, costruite scavando la roccia e formate quindi da un blocco unico, come sculture. La più pregevole di esse è Imrahànna Kristós, a N di Lalibelà, che la tradizione attribuisce al sec. XII. Sempre a carattere religioso è la raffinata e antica tradizione dei manoscritti miniati la cui produzione inizia con la diffusione del cristianesimo (sec. V). Interessanti sono poi i resti di alcune costruzioni nella zona di Gonder, risalenti per lo più ai sec. XVI-XVIII e conosciute come i “castelli”, che risentono di un probabile influsso portoghese ma con caratteri peculiari; consistono in edifici con torri che servivano d'abitazione per il re o i notabili, o erano chiese. Tra le espressioni artistiche degli Amhara va ancora ricordata la tecnica della filigrana che viene tuttora praticata nelle forme tradizionali.