Adighé
IndiceGeneralità
(russo Adigezy). Popolazione caucasica un tempo stanziata lungo le regioni costiere fra il Caucaso e il Mar d'Azov fino alle steppe vicine, oggi ridotta a tre gruppi: gli Adighé occidentali, della provincia autonoma dell'Adigezia; gli Adighé centrali, più noti come Circassi, stanziati insieme con i Karačaj e altri gruppi affini nella provincia autonoma Karačajevo-Čerkessia; gli Adighé orientali, che da tempo hanno una lingua propria e vengono chiamati Cabardini, della Repubblica di Cabardino-Balcaria, tutte facenti parte della Russia. Complessivamente assommano a circa un milione e mezzo di individui.
Storia
Noti fin dall'antichità classica, gli Adighé costituirono potenti principati che controllavano tutto il territorio a N del Caucaso. I Cabardini giunsero, verso il sec. X, a dominare anche le regioni pianeggianti tra le foci del Volga e del Don. Vinti dai Mongoli dell'Orda d'Oro furono respinti verso il Caucaso, ma dal sec. XV, insieme con i Circassi, ripresero il controllo della regione opponendosi all'espansionismo georgiano e poi turco e russo. Nella seconda metà del sec. XIX gran parte dei Circassi fu sterminata e deportata dai Turchi: le tribù superstiti chiesero l'aiuto dei Russi che finirono con l'annettersi tutta la regione. In origine pastori seminomadi, poi agricoltori per influsso romano-bizantino, erano organizzati in clan patriarcali a struttura feudale; vivevano in tipici villaggi estesi (aul) costituiti da ampie case lignee chiuse entro tre corti cintate. Cristianizzati dal sec. VI, divennero nel sec. XVI musulmani per influsso del khānato di Crimea, ma non persero mai molte delle credenze originali, fra le quali significative quelle relative al culto degli alberi sacri, che ricorda quello delle genti galliche, e al dio-gigante incatenato sulla vetta dell'Elbrus, archetipo del mito greco di Prometeo. Pur avendo gli Adighé elaborato solo in tempi recenti una lingua scritta, assai ricche sono la poesia epica e le leggende degli eroi (narty) tramandate un tempo oralmente, nonché la musica; notevole l'artigianato, soprattutto la lavorazione dei tessuti di lana e delle pelli. Le tradizioni originali rivivono oggi solo nel folclore locale perché tutti gli Adighé hanno acquisito costumi e modi di vivere russi.