Ǧamāl ʽAbd al-Nāsir
(Nasser), statista egiziano (Beni Mor 1918-Il Cairo 1970). Compiuta la preparazione militare nell'Accademia del Cairo, partecipò nel 1948 alla guerra contro Israele. Tra i principali artefici del colpo di stato del 23 luglio 1952, fu primo ministro e ministro degli Interni (1952-54); dopo la destituzione di Muḥammad Naǧīb assunse la presidenza della Repubblica (1956-58) e poi quella della RAU (1958-61), la cui denominazione fu mantenuta da Ǧamāl ʽAbd al-Nāsir quando, dissoltasi l'unione con Siria e Yemen, l'Egitto divenne una repubblica di tipo presidenziale. Il suo nome è legato a eventi quali la “nazionalizzazione” del canale di Suez (23 luglio 1956), prodromo del conflitto scatenato nell'ottobre dello stesso anno da Israele e aggravato dall'avventuroso intervento della Francia e della Gran Bretagna. Nel giugno del 1967 Ǧamāl ʽAbd al-Nāsir si trovò ad affrontare un nuovo attacco militare di Israele che in sei giorni distrusse l'apparato bellico egiziano occupando la penisola del Sinai. Sul piano interno, egli pose mano a un vasto programma di riforme sociali e di avvaloramento di terre; sul piano esterno condusse un'azione serrata per la realizzazione dell'idea panaraba, di cui si era sempre ritenuto elemento vivificatore. Nell'intento di assicurare all'Egitto una funzione preminente nei confronti dei Paesi di recente indipendenza d'Asia e d'Africa, perseguì parallelamente una politica panislamica e panafricana.