Ščuko, Vladimir Alekseevič
architetto russo, vissuto in epoca sovietica (Tambov 1878-1939). Gli studi compiuti presso l'Accademia di San Pietroburgo e i viaggi in Grecia e in Italia (1905-07) determinarono l'orientamento del suo stile verso modi classici e rinascimentali (padiglioni russi alle Esposizioni di Roma e Torino, 1911; propilei antistanti il monastero Smolnyi a San Pietroburgo, 1920). Alla fine degli anni Venti sviluppò un'interesse per il linguaggio moderno del costruttivismo (teatro Gorkij a Rostov, 1930-35). Dopo il 1930 Ščuko, abbandonate le forme d'avanguardia, accentuò nelle sue opere gli elementi monumentali, in accordo con l'architettura ufficiale del periodo (edifici della biblioteca Lenin a Mosca, 1930-56; teatro di Sotchi, 1939; padiglione principale all'Esposizione agricola panrussa di Mosca, 1939).