Approfondimenti

Evoluzionismo e Creazione

Fino all'inizio del secolo scorso, quando Jean-Babtiste Lamarck per primo propose una concezione evoluzionistica della vita, nessuno aveva negato il principio della perpetuità delle specie naturali. Fu però soprattutto Charles Darwin, con i suoi studi sull'origine delle specie (seconda metà del XIX sec.), a sviluppare i concetti di evoluzione e di selezione naturale, e a studiare i meccanismi secondo cui gli organismi si adatterebbero in modo diverso alle trasformazioni dell'ambiente circostante, di modo che solo quelli più dotati potrebbero soprawivere e riprodursi. Tali teorie hanno influenzato notevolmente non solo i filosofi occidentali, ma gli stessi storici, che si sforzano di interpretare i reperti archeologici in base al noto principio stigmatizzato dalla formula secondo cui l'uomo deriverebbe dalla scimmia. Per una valutazione obiettiva di tali concezioni è tuttavia importante ricordare che tali teorie non hanno ancora avuto alcuna conferma decisiva e che, a detta di molti scienziati, l'evoluzionismo è divenuto per essi una questione di “fede”. Restano quindi ancora molti coloro che considerano la natura sub specie aeternitatis, e che ritengono, conformemente alla dottrina religiosa originaria, le specie naturali come il riflesso di archetipi immutabili.