Cultura e civiltà di Roma
- Introduzione
- Le origini e l'età repubblicana
- L'età imperiale
Le origini e l'età repubblicana
Fu uno schiavo di Taranto, Livio Andronico, che, con la traduzione dell'Odissea, diede origine alla letteratura latina nel III sec. a.C. Gneo Nevio ed Ennio furono invece i primi scrittori a comporre poemi storici. Le prime opere teatrali, adattate dal greco, furono del commediografo Plauto. Per quanto riguarda le arti figurative, già durante l'età monarchica, gli Etruschi avevano introdotto opere di ispirazione greca. A partire dal III sec., in seguito alla conquista della Magna Grecia, della Sicilia e poi dei regni ellenistici, Roma conobbe direttamente le opere dell'arte greca ed entro la prima metà del II sec. molti tesori artistici appartenenti ai sovrani ellenistici furono portati a Roma. All'atteggiamento di chi, come Marco Porcio Catone, rifiutava radicalmente la diffusione della cultura e dell'arte greca, considerandole un eccesso di lusso pericoloso per la società romana, si opponeva quello di altri intellettuali, guidati da Scipione Emiliano, che intendevano fondere i valori ellenistici con quelli romani. Nacque così il concetto di humanitas, la dignità che perfeziona la persona umana. Ad opera di Panezio, penetrò in Roma la filosofia stoica, Lucilio fece dell'educazione romana l'oggetto della sua satira e Terenzio affrontò nelle sue commedie i problemi della società del suo tempo. Nel I sec. fu soprattutto Cicerone ad aprire Roma alla cultura greca: fu oratore, scrisse trattati di eloquenza e molte opere di carattere politico, filosofico, morale e religioso. Lucrezio, pur rimanendo una figura isolata, fu poeta che diffuse il pensiero di Epicuro come mezzo per liberare l'uomo dalle sue angosce. Il poeta lirico Catullo diffuse la poesia alessandrina con versi ricchi di intensa passione amorosa. Opere di carattere storico furono invece quelle di Cesare e Sallustio. Il contatto con la Grecia influenzò anche l'architettura. Tra il II e il I sec. a.C. sorsero basiliche, portici, giardini e templi alla cui lavorazione collaborarono anche artisti greci. Allo stesso periodo risale la nascita della casa ellenistico-romana e della villa. Sotto l'influenza greca, le case si ampliarono e soprattutto divennero più lussuose; le ville, in periferia o fuori città, erano il luogo adatto all'otium, cioè alle attività intellettuali, quelle sorte sul mare erano usate anche come luoghi di villeggiatura. In campo religioso, le prime divinità straniere furono introdotte in età repubblicana. Ai tradizionali Giove, Marte, Quirino, Nettuno, Saturno, Giano e Vesta, si aggiunsero Demetra, i Dioscuri, Apollo, Esculapio, Cibele, Dioniso e anche divinità orientali.