Integrazione e controllo sociale
Introduzione
La scuola non trasmette solo istruzione, ma anche le idee e i valori che regolano il comportamento degli individui. In questo senso essa perfeziona il processo di socializzazione iniziato dalla famiglia, venendo a costituire un importante strumento di controllo sociale interiorizzato dagli individui. Attraverso i processi educativi, infatti, le nuove generazioni apprendono le norme sociali, le punizioni relative alle diverse infrazioni di tali norme e vengono istruite sulla loro posizione, e sui doveri a essa relativi, all'interno di una determinata gerarchia. Va inoltre considerata l'incidenza che i mutamenti storici (di tipo economico, politico, ma anche religioso e ideologico) esercitano sull'istituzione stessa. Sia i contenuti, sia le metodologie di insegnamento sono infatti relativi a un determinato contesto storico e valoriale, di cui sono espressione e che a loro volta contribuiscono a rafforzare. Il fenomeno risulta particolarmente evidente nei periodi di transizione politica, allorché un regime subentra a un altro. Tali periodi sono regolarmente accompagnati da nuovi programmi di studio, nuovi libri di testo, nuovi rapporti gerarchici e disciplinari.
Storicamente le diverse civiltà hanno elaborato sistemi scolastici assai differenti. Così, mentre presso gli ateniesi del V secolo a.C. si insegnavano la retorica e la filosofia, a Roma l'obiettivo primario era la formazione di leader politici e militari. Durante il Medioevo, nell'Europa cristiana l'istruzione era in funzione dell'insegnamento religioso, mentre nel Rinascimento venivano privilegiate le lettere e gli studi classici. Allo stato attuale troviamo alcuni sistemi, come quello italiano, in cui si dà ancora notevole spazio alla formazione di tipo umanistico, ma nella maggior parte dei paesi industrializzati si preferisce accentuare l'istruzione tecnico-scientifica.