Le nuove famiglie
- Introduzione
- Le famiglie ricostituite
- Le famiglie con un solo genitore
- Le famiglie di fatto
Le famiglie ricostituite
Le famiglie ricostituite di oggi, sorte dopo un divorzio, sono in realtà molto diverse sia da quelle create dopo la vedovanza, sia dalla famiglia coniugale classica. Mentre un tempo la ricostituzione della famiglia significava la sostituzione del partner e, qualora vi fossero figli, del genitore scomparso, oggi la sostituzione del partner comporta l'aggiunta di un genitore. Dopo il divorzio, in nove casi su dieci i figli vengono affidati alla madre. Se la madre si risposa, i figli avranno un secondo padre, un padre "sociale", con il quale passeranno più tempo che con il primo, biologico, e che probabilmente contribuirà più del padre biologico al loro mantenimento. Se la madre metterà al mondo un altro figlio, essi avranno un fratello "uterino". Se poi si risposa anche il padre biologico, acquisteranno una seconda madre ed eventualmente un nuovo "fratellastro". Acquisteranno inoltre "quasi zii" e "quasi nonni", cioè i fratelli e i genitori del secondo padre e della seconda madre e molti altri parenti.
In generale, la caratteristica di fondo della famiglia ricostituita dopo un divorzio è di avere dei confini più incerti e ambigui di quella coniugale, in termini sia biologici, sia giuridici. L'ambiguità di confini delle famiglie ricostituite dipende dal grado della loro complessità strutturale, cioè dalla storia coniugale dei due adulti che l'hanno formata. Quando entrambi hanno alle spalle almeno un matrimonio e un divorzio e portano con sé almeno un figlio, la nuova famiglia che creano è strutturalmente molto complessa. Lo è invece poco quando uno solo dei due adulti è stato sposato senza aver avuto figli.
Le ricerche finora condotte mostrano che le seconde nozze sono ancora più fragili delle prime, cioè che le persone divorziate che si risposano divorziano nuovamente con una frequenza maggiore di quelle che si sposano per la prima volta. Ciò può avvenire sia perché sono più disposte a ricorrere al divorzio qualora il matrimonio sia infelice, sia perché la qualità del rapporto che nasce con le seconde nozze è spesso più difficile da gestire di quello delle prime nozze, sia perché le famiglie ricostituite sono strutturalmente più complesse e hanno confini più ambigui, sia infine perché non sono ancora pienamente istituzionalizzate.