La devianza
- Introduzione
- Devianza e criminalità
Introduzione
Si parla di devianza, e conseguentemente di deviante, con riferimento a comportamenti mediante i quali individui o gruppi violano le norme di una società. Va precisato, però, che non tutti coloro che infrangono una qualsiasi regola possono essere considerati "devianti", ma solo coloro che non rispettano norme e aspettative sociali importanti e che in conseguenza di ciò divengono oggetto di valutazione negativa da parte di un grande numero di persone. Da ciò discende che, proprio perché relativa al concetto di norma e in particolare di quanto viene ritenuto "norma importante", la devianza non può essere considerata come qualcosa di "oggettivo", ma è sempre tale solo all'interno di un contesto normativo e di conseguenza relativamente a un determinato sistema culturale. Così non solo i comportamenti considerati devianti presso un determinato popolo possono non esserlo presso un altro, ma anche all'interno della medesima società lo stesso comportamento può essere giudicato deviante in una determinata epoca e non esserlo in un'altra. L'analisi delle devianze nel passato o in altri contesti geografico-culturali genera spesso incredulità e stupore. Sembrano assurdi non solo i processi (e le conseguenti atroci persecuzioni) tardorinascimentali nei confronti delle streghe, ma, per rimanere su un terreno certamente più frivolo, anche la censura e lo sdegno nei confronti dei primi baci cinematografici. Le norme e i valori mutano col tempo, per cui comportamenti ritenuti devianti in un determinato periodo storico (come, per esempio, andare all'università in maglione e jeans prima del 1968), possono essere considerati anche a distanza di pochi anni del tutto normali. La devianza, sostiene Smelser, "è relativa alle aspettative sociali", aspettative che a loro volta mutano e si modificano sulla base del divenire storico e sociale.
Una definizione precisa di cosa sia oggettivamente deviante è pertanto poco plausibile. Tuttavia, nonostante i diversi contesti sociali, dagli studi condotti da Brown negli anni '50 sembrerebbe che in tutte le culture esistano alcuni comportamenti (come l'incesto e lo stupro di una donna sposata) che vengono ritenuti unanimemente devianti. In ogni caso il concetto di devianza implica una difformità dalle regole del gruppo, e conseguentemente la riprovazione da parte del gruppo stesso, e reazioni personali e collettive tendenti a isolare, correggere o curare chi compie l'infrazione.