Approfondimenti
- L'orogenesi
- Una recente teoria sul movimento delle placche
L'orogenesi
La parola orogenesi significa "origine delle montagne". Sono dette teorie orogenetiche quelle che cercano di spiegare l'orogenesi, cioè l'origine delle catene montuose.
Anticamente si riteneva che le montagne fossero entità immutabili, create con la Terra e destinate a mantenere costanti forma e altezza. A metà del XV secolo vennero scoperti fossili di antichi organismi marini in rocce delle Alpi e, di conseguenza, cominciò a farsi strada l'ipotesi che le montagne non fossero entità immutabili, ma potessero trarre origine dai fondali marini, emersi a causa di vari fenomeni.
Tutte le catene montuose sono formate in prevalenza da rocce sedimentarie di origine marina, profondamente modificate per metamorfismo, deformate e attraversate da faglie e da rocce ignee di età più recente.
Il processo orogenetico può quindi essere diviso in due fasi: quello della sedimentazione e quello della compressione dei sedimenti e del loro sollevamento. La seconda fase può avvenire in seguito a due diversi tipi di interazione fra le placche: per subduzione di una placca oceanica sotto una placca continentale o per collisione tra due placche continentali. Un esempio di catena montuosa formatasi in zona di subduzione sono le Ande: la subduzione della placca oceanica di Nazca sotto a quella continentale sudamericana ha provocato prima la formazione di un arco magmatico (cordigliera occidentale in cui si trovano numerosi vulcani) e poi, continuando la subduzione, il sollevamento della cordigliera orientale.
Le Alpi e l'Himalaia sono, invece, esempi di catene montuose formate per collisione tra due placche continentali, rispettivamente della placca africana contro quella eurasiatica e di quella indiana contro quella eurasiatica.
Nelle catene montuose sono normali spessori litosferici di 70 km, raddoppiati rispetto agli spessori originari. L'ispessimento, associato alla pressione esercitata direttamente dalle placche in collisione, porta a un forte aumento della temperatura e della pressione: perciò le rocce lentamente ricristallizzano, trasformandosi (per metamorfismo) in rocce costituite da minerali completamente diversi da quelli originari.