Approfondimenti

I ghiacciai circumpolari

A differenza dei ghiacciai continentali, quelli circumpolari si formano per solidificazione delle acque di mare: essi ricoprono più o meno permanentemente la superficie dei mari circumpolari formando la banchisa, detta anche pack, lastrone di ghiaccio dello spessore di 2-3 m la cui estensione varia seguendo le variazioni stagionali della temperatura: la maggiore estensione si ha durante la lunga notte polare, periodo in cui, nelle zone polari, il Sole si mantiene sotto l'orizzonte.

Dato il suo contenuto in sali (tra 32 e 34%), perché l'acqua dei mari circumpolari cominci a solidificare, la temperatura deve scendere al di sotto di 0 °C, solitamente sotto –2 °C: il ghiaccio così formatosi, per la sua minore densità rispetto all'acqua, galleggia su di essa. Il ghiaccio è costituito da acqua pura; i sali rimangono invece disciolti nell'acqua circostante, aumentandone la salinità e la densità: perché si formi altro ghiaccio è dunque necessario un ulteriore abbassamento della temperatura. Non esiste quindi un preciso punto di solidificazione dell'acqua di mare, ma esso varia al variare della salinità.

Durante il disgelo, la banchisa può frantumarsi in porzioni che possono allontanarsi dalla banchisa stessa e sciogliersi rapidamente, perché di spessore limitato.

Nelle zone circumpolari adiacenti alle aree continentali, è possibile che le lingue glaciali dei ghiacciai continentali raggiungano il mare e si frantumino formando gli iceberg, masse di ghiaccio galleggianti di notevole spessore, maggiore rispetto alla banchisa.