Approfondimenti
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Poesie di Trakl
Rondò
È trascorso l'oro dei giorni,
della sera i bruni e azzurri colori:
morirono del pastore i miti flauti,
della sera i bruni e azzurri colori;
è trascorso l'oro dei giorni.
Sera d'inverno
Quando la neve cade alla finestra,
a lungo suona la campana serale,
a molti la mensa è preparata
e la casa bene fornita.
Più d'uno nel peregrinare
arriva alla porta per oscuri sentieri.
Aureo fiorisce della grazia l'albero
dal fresco succo della terra.
Il viandante entra silenzioso;
dolore impietra la soglia.
Ma ecco risplende in puro chiarore
Sulla tavola pane e vino.
Canto del dipartito
Pieno di armonia è degli uccelli il volo. Si sono i verdi boschi
a sera intorno a più quiete capanne raccolti;
i cristallini pascoli del capriolo.
Un che di oscuro mitiga il mormorio del torrente, le umide ombre
e i fiori dell'estate, che nel vento dolcemente risuonano.
Già declina la fronte dell'uomo pensoso.
E risplende una piccola lampada, il Bene, nel suo cuore
e la pace della mensa; poiché è consacrato il pane e il vino
dalle mani di Dio e ti guarda da notturni occhi
silenzioso il fratello, per riposare da spinoso cammino.
Oh, il dimorare nell'animato azzurro della notte.
Amorosamente anche cinge il silenzio nella stanza le ombre degli avi,
i purpurei martiri, lamento di una grande stirpe
che piamente ora si spegne nel solitario nipote.
Poiché sempre più radioso si risveglia da neri attimi della follia
il paziente sulla impetrata soglia
e lo cinge possente il fresco azzurro e il luminoso declino dell'autunno,
la silenziosa casa e le saghe del bosco,
misura e legge e i lunari sentieri dei dipartiti.
G. Trakl, Le poesie, traduzione diVera degli Alberti e Eduard Innerkofler, Garzanti, Milano 1983.