Callimaco, poeta doctus
In sintesi
Redazione De Agostini
La vita | Nacque attorno al 310 a.C. a Cirene (Asia Minore); fa il maestro di scuola a Eleusi. Fu ospitato per diversi anni presso la corte dei Tolomei ad Alessandria, dove si distinse per i suoi lavori grammaticali e filologici presso la Biblioteca di Alessandria. Morì attorno al 240 a.C. ad Alessandria. |
L'opera | La produzione di Callimaco è abbondante e abbraccia i campi più diversi. Il corpus comprende gli Aitia, una raccolta di elegie divisa in quattro libri; l'Ecale, un epillio in esametri; tredici Giambi; una sessantina di Epigrammi; sei Inni agli dei; alcuni Epinici e l'Ibis, parodia satirica rivolta al rivale e coetaneo Apollonio Rodio. Le opere che ci sono pervenute sono in gran parte lacunose e ridotte a pochi frammenti. |
La poetica | Callimaco si rivolge ad un pubblico erudito, di gusti raffinati, competente. La sua poesia predilige argomenti umili e modesti, ma è alimentata con fonti non comuni, ama l'erudizione e l'impiego di metri nuovi o inconsueti in componimenti di breve estensione. |