Critica e storiografia
- Introduzione
- Sainte-Beuve
- Jules Michelet
- Hyppolite Taine
- Riepilogando
Hyppolite Taine
Hyppolite Taine (1828-1893), docente di filosofia, collaboratore di varie riviste letterarie, spirito liberale e irreligioso, membro dell'Académie française (dal 1878), pubblicò numerosi saggi, tra cui: Essai sur Tite Live (Saggio su Tito Livio, 1856); Essais de critique et d'histoire (Saggi di critica e di storia, 1858); La Fontaine et ses fables (La Fontaine e le sue favole, 1860). Si dedicò inoltre ad ampie sintesi storiche (come Les origines de la France contemporaine, Le origini della Francia contemporanea, 1873-94) e di storia letteraria. Contrapponendosi all'eclettismo e all'idealismo, la sua critica si colloca nella prospettiva della filosofia positivista. Nella prefazione della sua Storia della letteratura inglese (1864-72) espone chiaramente la sua teoria che spiega l'opera letteraria ricorrendo a tre fattori: la razza (ovvero la storia antropologica), l'ambiente (cioè il contesto geografico e sociale), il momento (ovvero le particolari contingenze storiche) determinano la forma dell'opera letteraria, mediante la "legge delle mutue dipendenze". In tal senso l'opera costituisce lo specchio di un'epoca e di una civiltà molto meglio di qualunque raccolta di documenti storici.