Il romanticismo
Senancour
Étienne Pivert de Senancour (1770-1846), nato a Parigi, dopo aver compiuto gli studi ecclesiatici rinunciò al sacerdozio. La sua esistenza fu segnata da un matrimonio infelice e da una solitudine che accrebbe il senso di sradicamento del suo spirito inquieto. La sua formazione fu influenzata dalla lettura di Rousseau e dei romantici tedeschi, cui si accostò durante il soggiorno in Svizzera negli anni della Rivoluzione. L'aspirazione all'assoluto e il pessimismo radicale che improntano la sua visione del mondo trovano una prima espressione nelle Rêveries sur la nature primitive de l'homme (Fantasticherie sulla natura primitiva dell'uomo, 1799). In Oberman (1804), sorta di romanzo epistolare di ispirazione autobiografica, giunse a teorizzare la completa scissione tra individuo e società, espressione esistenziale e letteraria del "male di vivere" dell'età romantica, da lui inquietamente sentito nella condizione di esiliato. Altre sue opere sono: il trattato De l'amour (1806), Libres méditations d'un solitaire (1819) e il romanzo Isabelle (1833).