La presenza femminile
- Introduzione
- Simone de Beauvoir
- Marguerite Duras
- Marguerite Yourcenar
- Le altre narratrici
- Riepilogando
Marguerite Yourcenar
Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite de Crayencour (1903-1987), nata a Bruxelles da padre francese e madre belga, che morì pochi giorni dopo la sua nascita, fu istruita da precettori privati; lesse Virgilio in latino, Omero in greco, imparò l'italiano e l'inglese. Nel 1926 cominciò a collaborare a varie riviste. Nel 1929 il romanzo Alexis ou le traité du vain combat (Alexis o il trattato della lotta vana), presentava il tema dell'omosessualità, che percorse tutta l'opera e l'esistenza anticonformista della scrittrice. Tra le opere di quegli anni spiccano un racconto ambientato in Italia al tempo del fascismo, Denier du rêve (Moneta del sogno, 1934), e il romanzo Le coup de grâce (Il colpo di grazia, 1939).
Tra erudizione e magia
Dal 1939 al 1950, la Yourcenar visse negli Stati Uniti, nel Maine. Durante quel soggiorno scrisse Mémoires d'Hadrien (Memorie di Adriano, 1951), romanzo a metà fra storia e immaginazione che ricostruisce la figura dell'imperatore romano dall'interno, "con un piede nell'erudizione, l'altro nella magia", come lei stessa osserva. Il libro ottenne grande successo, come il successivo L'œuvre au noir (L'opera al nero, 1968), il cui protagonista è Zenone, medico, alchimista e filosofo del Cinquecento. In entrambi questi romanzi la sorprendente fusione di storia e invenzione ricrea la complessità di un'intera epoca e di una cultura. Lucida riflessione morale, intensa curiosità intellettuale, pacata meditazione filosofica conferiscono spessore problematico ai personaggi e costituiscono il grande fascino di queste opere. La prosa è equilibrata, aliena da ogni sperimentalismo. Tra il 1970 e il 1980 si dedicò alla propria autobiografia, ricreando l'immagine dei familiari perduti o sconosciuti, come la madre: Souvenirs pieux (Care memorie, 1974), Archives du nord (Archivi del nord, 1977) e Quoi l'éternité (Davvero, l'eternità, 1980). Nel 1980, prima donna, venne ammessa all'Académie Française (1980).