Lavoro, energia e potenza
Tutte le volte che una forza agisce provocando lo spostamento di un corpo compie un lavoro e perciò necessita di una certa quantità di energia, definita appunto come la capacità del corpo di compiere lavoro. L'energia si presenta in natura sotto diverse forme, come per esempio l'energia elettrica, associata al moto di cariche elettriche, l'energia termica, associata al moto incessante delle particelle (atomi e molecole) costituenti della materia, l'energia chimica, associata alla formazione e alla rottura di legami nel corso delle reazioni chimiche. Poiché l'energia ha la particolarità di trasformarsi da una forma all'altra, in fisica è giustificato parlare di energia in senso generale, senza dover specificare tutte le volte di quale processo si sta trattando. L'energia associata al moto di un corpo dovuto all'azione di una forza qualsiasi può essere distinta in energia cinetica e in energia potenziale, la prima connessa alla velocità del corpo, la seconda associata alla posizione del corpo rispetto al campo di forza del quale risente l'azione (forza gravitazionale, elastica, ma anche elettrica o magnetica ecc.). Per esprimere la rapidità con la quale un sistema (o l'uomo, o una macchina) produce lavoro, si introduce in fisica la potenza, che rappresenta appunto il lavoro prodotto nell'unità di tempo. A parità di lavoro svolto, una macchina più potente impiega meno tempo di una meno potente.