Introduzione

Agli inizi del XX secolo lo studio della struttura dell'atomo e dei suoi componenti ha segnato per la fisica un punto di svolta che ha costretto la scienza a capovolgere gran parte delle certezze sulle quali si basavano le discipline fisiche classiche. Da un lato, la scoperta del quanto di luce, elemento fondamentale per la formulazione della prima meccanica quantistica, riporta in vita la discussione sulla natura della luce e, dall'altro, la concezione ondulatoria della materia costringe gli scienziati a trattare radiazione e materia allo stesso modo attraverso un modello duale, ammettendo che entrambe presentino comportamenti ondulatori o particellari a seconda dell'esperimento condotto. Con la meccanica quantistica, e in particolare con il principio di indeterminazione, secondo il quale è impossibile misurare contemporaneamente con precisione due grandezze di una particella, risulta evidente l'impossibilità di scindere il comportamento della materia dall'osservazione della stessa e le due cose vengono strettamente correlate. L'interpretazione probabilistica delle traiettorie delle particelle atomiche spazza infine la strada dai residui di determinismo, introducendo elementi di incertezza nelle equazioni del moto che riguardano i sistemi microscopici.