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La bussola magnetica

La bussola magnetica è uno strumento che sfrutta il magnetismo terrestre ed è costituita da un ago magnetico, una sottile sbarretta di materiale magnetico montata su un perno in modo che sia libera di ruotare nel piano orizzontale senza attrito: lontano da altri magneti che potrebbero influenzarne il comportamento, l'ago magnetico si orienta spontaneamente in direzione Nord-Sud, lungo i meridiani terrestri. In genere le bussole sono dotate di un quadrante suddiviso in 360 gradi, sul quale vengono segnati i punti cardinali, così da permettere l'orientamento. Sembra che la bussola fosse già nota in Cina (VIII sec.) e in Arabia (XI sec.) prima di divenire di uso comune in Occidente, ma non ci sono fonti sicure a questo riguardo. La prima descrizione dettagliata della bussola e del suo funzionamento risale al 1269 ed è dovuta a uno studioso francese, noto come Peter Peregrinus, il quale dette anche il nome di polo sud e di polo nord alle due estremità dell'ago magnetico. La bussola fu perfezionata e diffusa soprattutto dagli amalfitani (Flavio Gioia) nel XIV sec.